Le confraternite religiose sono associazioni di laici riuniti per libera scelta sotto regole precise, con scopi che vanno dalla preghiera all’esercizio di opere di pietà e di carità. A Livigno le confraternite furono prive di qualsiasi valenza politica ed ebbero un carattere prettamente religioso. Ne potevano farne parte tutti coloro che avevano compiuto 16 anni, sia uomini che donne, e i nomi degli aderenti venivano iscritti in un apposito libro. Il direttore della confraternita è chiamato Priore e sotto di lui stanno gli Ufficiali.
1528: la confraternita della Beata Maria Vergine. Al 1528 risale la prima obbligazione registrata e risulta che l’atto di fondazione fu promosso sotto i francescani.
1629: la confraternita della Dottrina Cristiana. I confratelli si riunivano nella chiesa parrocchiale nei giorni di festa, prima della recita dei vespri e ascoltavano la dottrina che veniva impartita dal sacerdote.
1640-41: la confraternita del Santissimo Sacramento. Aveva il compito di insegnare ai laici ad adorare il sacramento dell’eucarestia e a contemplare nella comunione il corpo di Cristo. Si dedicava all’altare maggiore della chiesa parrocchiale. È molto probabile che i confratelli prendessero parte alla processione del Corpus Domini e che ad alcuni di essi fosse affidato il compito di accompagnare il sacerdote nel portare il Sacramento agli ammalati.
1642: la confraternita del Santissimo Rosario. Fu istituita grazie al parroco Giovanni Rampa. I confratelli vennero istruiti dal padre Lattanzio a pregare con devozione e a recitare bene il rosario. Il punto di riferimento della confraternita era un’umile cappella dal tetto dipinto sita sul lato meridionale della parrocchiale dove era posto un altare ed un’icona del Santissimo Rosario. Nella piccola cappella si celebravano le devozioni, i legati e gli anniversari per i defunti della società.
1668: la confraternita dei disciplini. Eretta su richiesta dei confratelli del Santissimo Sacramento, con la stessa regola della collegiata di Bormio. Indossavano un abito particolare: un saio di lino bianco con cappuccio, simbolo della purezza interiore e di omologazione sociale. Importanza alle processioni, alla pratica della disciplina e all’utilizzo dell’abito distintivo. La presente confraternita costruisce il nuovo oratorio vicino alla Chiesa Parrocchiale.
1689: la Confraternita Beata Vergine del Monte del Carmelo. Richiesta dal curato Adamo Pienzi e da parecchi uomini di Livigno. I confratelli potevano indossare un abito o piccolo scapolare, simbolo della protezione di Maria verso i suoi devoti; a esso si lega il Privilegio sabatino, cioè la promessa che la Vergine avrebbe liberato dal Purgatorio, il primo sabato dopo il trapasso, i confratelli del Carmine morti con lo scapolare. La confraternita possedeva un altare mobile in una cappella della chiesa di Santa Maria dove poteva applicare le proprie messe.
1694: la confraternita della Buona Morte. I confratelli dovevano ricevere i SS. Sacramenti della confessione e comunione, accostandosi a questi una volta al mese; dovevano inoltre assistere alle funzioni della Buona Morte nei venerdì di Quaresima e nelle quarte domeniche d’ogni mese. La confraternita possedeva un fienile “nasa de la bona mort”. Qui veniva raccolto il fieno che ogni contadino portava liberamente e questo andava all’asta in primavera.
1723: la Confraternita della Sacra Cintura in S. Rocco. Venne istituita presso la cappella di San Francesco Saverio ad istanza del curato Giacomo Confortola. La confraternita utilizzava il denaro per abbellire la cappella, qui si celebravano le messe per i confratelli e i benefattori defunti.
Nel 1811 il governo Napoleonico decise di sopprimere tutte le confraternite con l'eccezione di quelle del Santissimo Sacramento e prescrisse l'unione dei beni delle confraternite alle chiese parrocchiali.
Nel 1907 Livigno aveva una popolazione di 835 abitanti, di cui n.700 comunicanti e 135 non comunicanti. Tali abitanti si trovavano dispersi in abitazioni di circa 10 km di lunghezza della valle. Emigravano temporaneamente all’estero n. 90 individui e n.10 sono emigrati in modo permanente. Erano canonicamente erette nella Parrocchia, e regolate da speciali Statuti approvati dall’Ordinario Diocesano, le seguenti Confraternite:
• Maschile del SS. Sacramento con inscritti n. 230+22 novizi • Femminile del SS. Sacramento con inscritte n. 240+33 novizi • Maschile di S. Luigi con iscritti n. 48 • Femminile delle Figlie di Maria con iscritti n. 126 + 11 aspiranti